Pregare di più, ritornare a pensare insieme la famiglia, e trovare risposte concrete a problemi concreti: un programma solo apparentemente semplice, ma impegnativo per tutti, quello che l’Arcivescovo di Genova ha proposto in cattedrale domenica 14 settembre per l’apertura dell’Anno pastorale. “Le nostre comunità devono crescere intorno all’altare” ha detto Angelo Bagnasco ai sacerdoti, ai religiosi, ai catechisti e alle coppie di sposi e ai giovani che vivranno il prossimo anno come Anno della famiglia, ancora, perché non si è tutto concluso con il 4 maggio delle famiglie convocate al Palasport, ma proseguirà nelle parrocchie, nei movimenti, là dove la famiglia vive, cresce e fa crescere. Un anno in cui imparare ancora a “stare davanti a Gesù”, da Lui partire e a Lui tornare, per evitare “l’attivismo inutile e l’organizzazione sterile” che talvolta contagiano anche le comunità più volenterose. Un anno in cui continuare a pregare, a pregare per la famiglia, che è “focolare di sacrificio per custodire l’amore, per farlo crescere e per sanarlo, se ferito.” E continuare a pensarla, la famiglia, insieme, nei gruppi famiglia, nelle comunità, nei movimenti, “alla luce del Vangelo, del Magistero della Chiesa e alla luce del buonsenso”. Pregare, pensare e condividere il pensiero buono sulla famiglia, per “reagire alla cultura delle frasi emotive e delle frasi fatte”. E poi la concretezza delle risposte da dare ai problemi, “per rispondere meglio alla richiesta di preparazione al matrimonio, allo straordinario compito dell’educazione dei figli”, e per loro “trovare delle risposte all’educazione affettiva dei ragazzi”, che rischiano l’infelicità quando si accorgono che l’amore non è quello che “il mondo” ha fatto loro credere. E ancora “le risposte da dare alle possibili crisi della coppia, e ai problemi del lavoro e dell’economia” Tutto questo starà nelle preghiere, nelle parole, nel lavoro di Vescovi e laici e molte coppie di sposi che dal 5 ottobre sono convocati al Sinodo Straordinario per la Famiglia. Per tutti noi, ha ricordato il cardinal Bagnasco, la possibilità di accompagnarli con la preghiera, il 28 settembre nelle diocesi e il 4 ottobre a Roma, in san Pietro.